Essendo una persona adulta di 65 anni purtroppo sto vedendo che le generazioni che mi hanno preceduto stanno scomparendo, non soltanto per l’età ma anche, e oggi soprattutto, per questo maledetto virus.

Cosa posso e possiamo fare per il futuro: pensando alla terra, ognuno dovrà rispettarla di più, come facevano i nostri nonni. a loro dava da vivere, dobbiamo ritornare a capire che la terra ci da’ da vivere allora la rispetteremo di più.

Se questo accadrà: non sarà facile. Certamente io ci spero! Produrre per andare avanti in un’agricoltura moderna dove le grandi multinazionali fanno e disfano a loro piacimento è molto difficile, ma se tutto il mondo desse importanza al lavoro nobile dell’agricoltore forse potrebbe essere realizzabile.

Oramai abbiamo visto che certe regolamentazioni su alcuni prodotti come l’olio extravergine di oliva non verranno mai cambiate; ciò recherebbe danni troppo elevati alle multinazionali. Quindi l’artigiano della terra resta da solo, con pochi aiuti, ma cerca di valorizzare le materie prime che produce non utilizzando pesticidi ma anche e soprattutto cercando di far rimanere all’interno della propria azienda i sottoprodotti, riciclandoli per creare energia verde quando è possibile.

Dopo quello che è accaduto penso che cambieranno molte cose nel breve periodo, la gente si muoverà meno di prima, così verrà a mancare in parte quel turismo che c’era e che era fonte di vendita diretta di prodotti in azienda, conseguentemente cambieranno anche i sistemi di vendita; i prodotti dovranno essere venduti nei negozi moderni, cioè in rete.

Non ci sarà più la descrizione “appassionata” di un prodotto fatta dal produttore, ma delle belle foto e un bel racconto scritto su un sito internet: ma non è la stessa cosa.

Se perdiamo completamente questa identità artigiana perderemo anche quello che oggi ci rende diversi da paese a paese, da regione a regione, da stato a stato, allora non si parlerà più di globalizzazione, ma di linearizzazione dove tutti dovranno rispettare delle regole che l’uomo ha contribuito a generare per non aver rispettato la terra.

Sono ottimista, spero che tutto ciò avvenga il più tardi possibile.

Giorgio Mori